Aprile 3, 2023
Il nostro report "Ritratto del viaggiatore dal punto di vista economico" ha rivelato numerosi approfondimenti sulle intenzioni dei viaggiatori e su come attribuiscono le priorità alle attività per il tempo libero nel 2023. Una conclusione importante indica che il fatto di mangiare al ristorante si è rivelato, in particolare, una spesa non negoziabile. Ovviamente, per i viaggiatori pianificare i pasti (e persino il viaggio intorno a essi) può determinare la buona riuscita del viaggio.
Per molte persone viaggiare è sempre stata una delle attività più apprezzate nel tempo libero. Oggi, per un’ampia maggioranza di consumatori, è una cosa a dir poco sacra. Anche in un periodo di inflazione e incertezza economica, la voglia di esplorare è cresciuta in modo esponenziale e i numeri lo confermano: il 95% dei viaggiatori afferma che ridurrebbe le spese per altre attività pur di permettersi le proprie avventure e il 22% del budget per i viaggi è destinato ai ristoranti.
Ecco i numeri sulle spese dei viaggiatori
Sebbene mangiare al ristorante possa essere una delle prime spese discrezionali che le persone tendono a tagliare quando decidono il budget per altre attività, è comunque ritenuta una delle principali fonti di intrattenimento nella località di destinazione.
La nostra ultima ricerca, un’analisi in più parti che ha coinvolto 4.959 consumatori in sei paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Singapore, India e Australia), mostra come spendono i viaggiatori e per che cosa e a cosa danno priorità con il loro budget. Una piccola anticipazione: mangiare al ristorante rappresenta la spesa più elevata.
In media, i viaggiatori dedicano la loro attenzione a tre o quattro categorie di attività una volta arrivati a destinazione, riservando ad esse il 30% del budget. Giunti alla meta, solitamente spendono per:
Categorie di spesa a destinazione, % classificata al primo posto
Tra queste opzioni, il 61% delle persone programma di andare a mangiare fuori, dando vita così all’attività più amata nella località di destinazione.
La maggior parte dei viaggiatori tende a mangiare fuori quando viaggia perché vuole assaggiare la cucina locale. Spesso, però, è proprio l’esperienza culinaria a far nascere il desiderio di viaggiare: per esempio l’idea di trovare la carnitas perfetta a Città del Messico, il cheesesteak migliore di Philadelphia o la fondue più buona di Zurigo.
Mangiare fuori non è solo un’attività centrale delle esperienze di viaggio; oggi i viaggiatori privilegiano la cucina locale. Più della metà degli intervistati tende a visitare ristoranti e caffetterie locali durante il viaggio e le donne sono in testa a questa categoria (53%).
In effetti, i viaggiatori di oggi cercano di spendere in modo molto più attento e mirano a sostenere le comunità locali. Richiedere il vostro profilo può aiutarvi a farvi notare e magari a creare un legame con i viaggiatori che desiderano assaggiare la cucina locale.
L’esperienza dei clienti è alla base di tutto. I viaggiatori non cercano solo un modo per evadere, ma anche un’esperienza unica e un’immersione culturale. Sebbene i proprietari dei ristoranti siano preoccupati per l’economia attuale, la conclusione a cui giunge questa ricerca è che i viaggi sono ricominciati e i ristoranti nelle località di destinazione alimentano questa ripresa.
Fonte: Tripadvisor, Ritratto del viaggiatore dal punto di vista economico, N=4.959; Australia, Giappone, Singapore, Regno Unito, Stati Uniti, India; settembre 2022